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Trento, 19 febbraio 2010
PerchÉ scopriamo i problemi AMBIENTALI solo dopo le sciagure?
Lettera al Direttore di Aldo Pompermaier
dal Trentino di venerdì 19 febbraio 2010

Perché deve sempre succedere “qualcosa” per mettere in campo controlli, leggi e disposizioni a tutela del territorio, della salute dei cittadini? Perché la società si assopisce e diventa individualista nel momento in cui, con un governo che fa di tutto per mascherare i problemi, invece di protestare e far sentire il disagio che sente? Perché l’informazione non organizza una serie di dibattiti che metta a nudo quelli che sono i veri problemi di questo pianeta? Frane che si portano via interi paesi, delinquenti che “ridono” mentre assaporano affari e denari all’annuncio del terremoto, da noi imprenditori a dir poco disinvolti che, infischiandosene della salute dei cittadini collocano rifiuti tossici nella cava di Sardagna che sarebbe poi dovuta diventare parco giochi per bimbi, vigneti e campi da gioco. L’avidità, il malcostume e gli istinti più bassi dell’uomo stanno prepotentemente avanzando?

Sono riflessioni e domande che propongo durante il mio giorno di sciopero della fame, l’esecutivo dei Verdi ha deciso di attuarlo a “staffetta” per essere solidale ad Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, che da oltre 20 giorni digiuna appunto contro il silenzio dei media, contro la mancanza di approfondimenti dei temi ambientali nei programmi televisivi pubblici, non dimenticando che la protesta avviene in coincidenza con la decisione della commissione di vigilanza Rai che esclude i Verdi e le piccole forze politiche dalle tribune politiche per le prossime elezioni regionali.

Aldo Pompermaier

Caro Pompermaier, messaggio ricevuto forte e chiaro. Nel nostro piccolo, ci sforzeremo di dare ancora più spazio ai temi che riguardano l’ambiente. Non nascondiamoci però dietro ad un dito: è quasi sempre stato così; è insomma davanti alle emergenze che scopriamo i problemi, il marcio che c’è sotto e che discutiamo delle eventuali soluzioni. Scrivo eventuali perché entrambi sappiamo che le soluzioni spesso non sono tali: si preferisce coprire il problema. E’ un po’ come quando si dà un po’ di vernice su una parete muffa. Per qualche giorno il problema sembra risolto. Poi la muffa ha la meglio. La cosa che mi fa rabbia è che quasi sempre, dietro al “qualcosa” di cui lei parla non ci sono decisioni di questo o quello, ma la muffa (la furbizia) di chi pensa di arricchirsi sulla pelle della gente. Anche per questo insisto nel dire - al di là dei giudizi politici che si possono avere - che l’assenza dei Verdi dal Parlamento impoverisce il dibattito, il confronto e la sensibilità di tutti. E’ triste che per farvi sentire dobbiate fare uno sciopero della fame. A volte penso però che uno sciopero della fame valga molto di più della presenza di un Pecoraro Scanio al ministero dell’Ambiente.

       Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi del Trentino

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